Transizione energetica, un manifesto anche per il Friuli Venezia Giulia

Transizione energetica, un manifesto anche per il Friuli Venezia Giulia

Oggi il congresso della Femca Cisl Fvg

Servono visione d’insieme e una cabina di regia. Non condivisibile il metodo adottato dalla Regione

Comunicato stampa

Una transizione energetica all’insegna della sostenibilità, ma anche della contrattazione, che trovi il suo punto d forza in una cabina di regia ad ampia governance, capace di mettere assieme istituzioni, sindacato e industria e di lavorare altresì in costante cooperazione con scuola, università e mondo della formazione. A chiedere questo passaggio, declinato anche sul territorio regionale, è la Femca Cisl Fvg, (il sindacato Cisl dei settori della Moda, della Chimica e dell’Energia) che oggi, durante il suo congresso, ha rieletto a segretario generale Franco Rizzo.

“La partita della transizione energetica è fondamentale e non più rinviabile anche per il Friuli Venezia Giulia – spiega lo stesso Rizzo – basti solo pensare ai fortissimi rincari dell’energia che stanno mettendo in crisi tante aziende, per le quali oggi è più conveniente fermare le produzioni piuttosto che pagare il costo dell’approvvigionamento”. Certo è che, per la Femca Cisl, la transizione – auspicata, per quanto riguarda la regione, soprattutto negli ambiti dell’idrogeno e della portualità -, deve prevedere non solo una visione d’insieme, ma anche uno specifico accordo di programma che fissi progetti chiari, risorse, iter semplificati, misure per riutilizzare gli opifici dismessi, e formazione sia dei lavoratori già inseriti, sia dei giovani, per sviluppare le competenze necessarie ad un settore che sarà di punta di qui ai prossimi anni.

“Tenuto conto di questo, non possiamo condividere il metodo adottato finora dalla Regione, che, in perfetta solitudine, ha già definito il posizionamento del territorio rispetto all’agenda 2030, attivando una produzione di energia da fonti rinnovabili. Il proposito di raggiungere la neutralità energetica è sicuramente positivo, ma non ha gambe senza una visione di insieme che attualmente manca, oltre ad un reale coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti, a partire dalle rappresentanze dei lavoratori” – incalza Rizzo, mettendo sul tavolo il Manifesto siglato, a livello nazionale, dai Sindacati e Confindustria, con il patrocinio dello stesso ministero della Transizione Ecologica. Un manifesto che la Femca Cisl Fvg propone con forza anche a livello regionale e che pone l’accento, ad esempio, su una sostenibilità fondata sul mantenimento e lo sviluppo dei livelli occupazionali, sull’economia circolare, sulla decarbonizzazione, sull’efficientamento del partenariato pubblico-privato, sul ruolo della ricerca e, non ultimo, sulla rinegoziazione del modello di organizzazione del lavoro in base a nuovi schemi per quanto riguarda l’orario, la flessibilità, le professionalità e gli inquadramenti, ancorati ad un’industria che non esiste più e inadeguati rispetto alla svolta 4.0 in atto.

Trieste, 20 gennaio 2022 – Mariateresa Bazzaro – Ufficio stampa Cisl FVG – www.cislfvg.it

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